Affidamento consensuale e/o l’affidamento dal T.M. (art 4 l. adoz. n. 184/83)
Autorizzazione al matrimonio del minorenne (art 84 c.c.)
Regolamentazione rapporti con gli ascendenti (es. nonni): il diritto degli ascendenti di mantenere “rapporti significativi” con i nipoti minorenni ( art. 42 col NUOVO TESTO art. 317 BIS “rapporti con gli ascendenti” di competenza del T.M.)
Decadenza dalla responsabilità genitoriale (art. 330 c.c.)
Reintegrazione nella responsabilità genitoriale (art. 332 c.c.)
Interventi a tutela di minori in situazioni di disagio familiare (art. 333 c.c.)
Rimozione del/i genitore/i dall’amministrazione dei beni (art. 334 c.c.)
Riammissione nell’esercizio dell’amministrazione e nel godimento dell’usufrutto legale del genitore che ne sia stato rimosso o privato (art. 335 c.c.)
Autorizzazione del tutore alla continuazione di un’impresa commerciale nell’interesse del minore (art. 371, u. co. c.c.)
Autorizzazione ad avere informazioni sulle origini dei minori adottati (art 28 l. adoz. n. 184/83)
Autorizzazione per i genitori stranieri a permanere in Italia a seguito del minore (art 31 T.U. 286/1998)
Procedure per il rimpatrio dei minori sottratti ovvero dell’attuazione del diritto di visita del genitore non affidatario (Convenzione dell’Aja 25.10.1980 ratificata con legge 15.1.1994 n. 64)
Procedure per dichiarare l’adottabilità dei minori di cui sia stato accertato lo stato di abbandono (art. 8 e ss. l. n. 184/1983)
Procedure per dichiarare l’adottabilità dei minori di genitori deceduti o ignoti (art. 11 e ss. L. 184/83)
Revoca dello stato di adottabilità (art. 21 e ss. l. n. 184/83)
Adozioni nazionali (art 25 e ss e l. n. 184/1983)
Adozioni internazionali (art 29 e ss. l. n. 184/1983)
Adozioni in casi particolari (art. 44 e ss. l. n. 184/83)
Interdizione e inabilitazione nell’ultimo anno del compimento della maggiore età (artt. 414 – 416 c.c.)
Autorizzazione al riconoscimento del minore nei casi previsti dall’art. 251 c.c. (figlio nato da persone, tra le quali esiste un vincolo di parentela in linea retta all’infinito o in linea collaterale nel secondo grado, ovvero un vincolo di affinità in linea retta), avuto riguardo all’interesse del figlio e alla necessità di evitare allo stesso qualsiasi pregiudizio