L’ASSEGNO DI DIVORZIO NON SUBISCE VARIAZIONE SE MUTANO GLI ORIENTAMENTI GIURISPRUDENZIALI – Corte di Cassazione – Sezioni I – Civile – Sentenza n. 1119 del 20/01/2020

L’ASSEGNO DI DIVORZIO NON SUBISCE VARIAZIONE SE MUTANO GLI ORIENTAMENTI GIURISPRUDENZIALI

Corte di Cassazione – Sezioni I – Civile – Sentenza n. 1119 del 20/01/2020

Ammettere che un mutamento di orientamento giurisprudenziale possa integrare uno dei “giustificati motivi” che consentono la revisione delle statuizioni in materia di revisione dell’assegno divorzile importerebbe conseguenze incongrue, sia nell’ipotesi di un successivo mutamento giurisprudenziale, sia nell’ipotesi in cui il giudice del merito, non tenuto per legge al principio dello stare decisis, non aderisse alla nuova linea interpretativa, anche resa in sede nomofilattica da questa Corte.

Sentenza Corte di Cassazione

Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori – Autorità Garante per l’Infanzia e l’adolescenza

Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori

Autorità Garante per l’Infanzia e l’adolescenza

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha redatto: la “Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori”. Dieci articoli che definiscono i diritti di bambini e ragazzi alle prese con la decisione dei genitori di separarsi.

Carta dei diritti dei figli

Gli obblighi di trascrizione degli accordi di separazione consensuale in sede di negoziazione assistita – Corte di Cassazione – Sezioni II – Civile – Sentenza n. 1202 del 21/02/2020

GLI OBBLIGHI DI TRASCRIZIONE DEGLI ACCORDI DI SEPARAZIONE CONSENSUALE IN SEDE DI NEGOZIAZIONE ASSISTITA

Corte di Cassazione – Sezioni II – Civile – Sentenza n. 1202 del 21/02/2020

Nel caso in cui i coniugi raggiungano, in sede di negoziazione assistita, un accordo di separazione consensuale, con trasferimento di diritti immobiliari, la trascrizione di tale accordo richiede, ai sensi dell’art. 5, comma 3, del d.l. n. 132 del 2014, l’autenticazione del relativo verbale da parte di un pubblico ufficiale a ciò autorizzato.

Sentenza Corte di Cassazione

La convivenza dei coniugi, oltre tre anni, può impedire il riconoscimento della sentenza di annullamento del matrimonio ecclesiastico – Corte di Cassazione – Sezioni VI – Civile – Sentenza n. 30900 del 26/11/2019

LA CONVIVENZA DEI CONIUGI, OLTRE TRE ANNI, PUÒ IMPEDIRE IL RICONOSCIMENTO DELLA SENTENZA DI ANNULLAMENTO DEL MATRIMONIO ECCLESIASTICO

Corte di Cassazione – Sezioni VI – Civile – Sentenza n. 30900 del 26/11/2019

La convivenza continuativa ultratriennale non può essere messa in discussione, al fine di escludere la condizione ostativa al riconoscimento in Italia della sentenza di annullamento ecclesiastico del matrimonio, deducendo una non adesione affettiva al rapporto di convivenza da parte di uno o di entrambi i coniugi. Occorre perché tale dedotta mancanza di “affectio coniugalis” sia rilevante che entrambi i coniugi la riconoscano, al momento della proposizione della domanda di delibazione, ovvero che gli stessi abbiano manifestato inequivocamente all’esterno la piena volontà di non considerare la convivenza come un elemento fondamentale integrativo della relazione coniugale ma come una semplice coabitazione. Occorre altresì che sia manifesta la consapevolezza delle conseguenze giuridiche di tale esteriorizzazione.

Sentenza Corte di Cassazione

Affidamento prevalente presso il padre: presupposti – Corte di Cassazione – Prima Sezione Civile – Ordinanza n. 30191 del 14/11/2019

Affidamento prevalente presso il padre: presupposti

Corte di Cassazione – Prima Sezione Civile – Ordinanza n. 30191 del 14/11/2019

La Corte di Cassazione conferma la decisione con cui era stato disposto il collocamento prevalente presso il padre. Infatti in tema di affidamento dei figli minori, il giudizio prognostico che il giudice, nell’esclusivo interesse morale e materiale della prole, deve operare circa le capacità dei genitori di crescere ed educare il figlio nella nuova situazione determinata dalla disgregazione dell’unione, va formulato tenendo conto, in base ad elementi concreti, del modo in cui i genitori hanno precedentemente svolto i propri compiti, delle rispettive capacità di relazione affettiva, attenzione, comprensione, educazione e disponibilità ad un assiduo rapporto, nonché della personalità del genitore, delle sue consuetudini di vita e dell’ambiente sociale e familiare che è in grado di offrire al minore, fermo restando, in ogni caso, il rispetto del principio della bigenitorialità, da intendersi quale presenza comune dei genitori nella vita del figlio, idonea a garantirgli una stabile consuetudine di vita e salde relazioni affettive con entrambi, i quali hanno il dovere di cooperare nella sua assistenza, educazione ed istruzione.

Ordinanza Corte di Cassazione

RICONOSCIMENTO VALIDITA’ AL REGISTRO INI-PEC – Corte di Cassazione – Sezioni VI – Civile – Ordinanza n. 29749 del 14/11/2019

RICONOSCIMENTO VALIDITA’ AL REGISTRO INI-PEC

Corte di Cassazione – Sezioni VI – Civile – Ordinanza n. 29749 del 14/11/2019

La Corte di Cassazione corregge l’ordinanza N. 24160/19, riconoscendo la validità degli indirizzi di posta elettronica certificata rinvenuti sul registro INI-PEC.

Ordinanza Corte di Cassazione

La ripartizione delle spese condominiali di riscaldamento centralizzato con contabilizzazione del calore – Corte di Cassazione – Seconda sezione civile – Sentenza n. 28282 del 04/11/2019

La ripartizione delle spese condominiali di riscaldamento centralizzato con contabilizzazione del calore 

Corte di Cassazione – Seconda sezione civile – Sentenza n. 28282 del 04/11/2019

Le spese del riscaldamento centralizzato di un edificio in condominio, ove sia stato adottato un sistema di contabilizzazione del calore, vanno ripartite in base al consumo effettivamente registrato, risultando perciò illegittima una suddivisione di tali oneri alla stregua dei valori millesimali delle singole unità immobiliari, né possono a tal fine rilevare i diversi criteri di riparto dettati da una delibera di giunta regionale, che pur richiami specifiche tecniche a base volontaria, in quanto atto amministrativo comunque inidoneo ad incidere sul rapporto civilistico tra condomini e condominio.

Sentenza Corte di Cassazione

 

Giurisdizione del giudice italiano o straniero nei procedimenti di famiglia – Corte di Cassazione – Sezioni Unite – Sentenza n. 24608 del 02/10/2019

Giurisdizione del giudice italiano o straniero nei procedimenti di famiglia

Corte di Cassazione – Sezioni Unite – Sentenza n. 24608 del 02/10/2019

La giurisdizione su azioni di separazione e divorzio proposte al giudice italiano in cui siano presenti domande inerenti alla responsabilità genitoriale e al mantenimento di figli minori non abitualmente residenti in Italia spetta al giudice dello Stato di residenza abituale dei minori al momento della proposizione della domanda, a meno che non vi sia una esplicita accettazione della giurisdizione italiana da parte di entrambi i genitori. Tale accettazione deve intervenire all’atto della presentazione della domanda di separazione o al momento della formazione del contraddittorio e deve essere valutata conforme all’interesse del minore.

Ordinanza Corte di Cassazione

 

La divisione della comunione ereditaria ed il fabbricato abusivo – Corte di Cassazione – Sez. Unite Sentenza n. 25021 del 07/10/2019

La divisione della comunione ereditaria ed il fabbricato abusivo 

Corte di Cassazione – Sez. Unite Sentenza n. 25021 del 07/10/2019

Nell’ambito della comunione (ordinaria o ereditaria), il giudice non può disporre la divisione che abbia ad oggetto un fabbricato abusivo o parti di esso, in assenza della dichiarazione circa gli estremi della concessione edilizia e degli atti ad essa equipollenti, come richiesti dall’art. 46 del d.P.R. n. 380 del 2001 e dall’art. 40, comma 2, della legge n. 47 del 1985, costituendo la regolarità edilizia del fabbricato condizione dell’azione ex art. 713 c.c. La mancanza della documentazione attestante la regolarità edilizia dell’edificio e il mancato esame di essa da parte del giudice sono rilevabili d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio.

Sentenza Corte di Cassazione

L’indennità di avviamento nei contratti di locazione ad uso non abitativo – Corte di Cassazione – Sentenza n. 24221 del 30/09/2019

L’indennità di avviamento nei contratti di locazione ad uso non abitativo 

Corte di Cassazione – Sentenza n. 24221 del 30/09/2019

Nelle locazioni di immobile ad uso non abitativo, la clausola del contratto contenente una rinuncia del conduttore all’indennità di avviamento in virtù di una riduzione del canone locatizio è nulla.

Sentenza Corte di Cassazione