NOTIFICA DELLA SENTENZA AL PROCURATORE PER DECORRENZA DEL TERMINE BREVE DI IMPUGNAZIONE – Cass. civ., Sez. Unite, Ordinanza n. 20866/20 del 30.09.20

NOTIFICA DELLA SENTENZA AL PROCURATORE PER DECORRENZA DEL TERMINE BREVE DI IMPUGNAZIONE

Cass. civ., Sez. Unite, Ordinanza n. 20866/20 del 30.09.20

A garanzia del diritto di difesa della parte destinataria della notifica in ragione della competenza tecnica del destinatario, la notifica della sentenza finalizzata alla decorrenza del termine breve di impugnazione, ove la legge non ne fissi la decorrenza diversamente, deve essere in modo univoco rivolta a tale fine acceleratorio e percepibile come tale dal destinatario, sicchè essa va eseguita nei confronti del procuratore della parte o della parte presso il suo procuratore, nel domicilio eletto o nella residenza dichiarata; ne consegue che la notifica alla parte, senza espressa menzione – nella relata di notificazione – del suo procuratore quale destinatario, non è idonea a far decorrere il termine breve di impugnazione, neppure se eseguita in luogo che sia al contempo sede di una pubblica amministrazione, sede della sua avvocatura interna e domicilio eletto per il giudizio, non potendo surrogarsi l’omessa indicazione della direzione della notifica al difensore con la circostanza che il suo nominativo risulti dall’epigrafe della sentenza notificata, per il carattere neutro o non significativo di tale sola circostanza.

Ordinanza Corte di Cassazione

SENTENZA DI ACCERTAMENTO DELLA FILIAZIONE NATURALE E DIRITTO AL RIMBORSO DELLE SPESE DI MANTENIMENTO DEL FIGLIO – DECORRENZA E PRESCRIZIONE – Cass. civ., Prima Sez. civile, Ordinanza n. 16561/20 del 31.07.20

SENTENZA DI ACCERTAMENTO DELLA FILIAZIONE NATURALE E DIRITTO AL RIMBORSO DELLE SPESE DI MANTENIMENTO DEL FIGLIO – DECORRENZA E PRESCRIZIONE

Cass. civ., Prima Sez. civile, Ordinanza n. 16561/20 del 31.07.20

In materia di mantenimento del figlio naturale il diritto al rimborso pro quota delle spese sostenute dalla nascita del figlio, spettante al genitore che lo ha allevato, non è utilmente azionabile se non dal momento della sentenza di accertamento della filiazione naturale, che conseguentemente costituisce il dies a quo della decorrenza della ordinaria prescrizione decennale.

Ordinanza Corte di Cassazione

OBBLIGO DEI NONNI DI CONTRIBUIRE AL MANTENIMENTO DEI NIPOTI – Cass. civ., Sesta Sez. civile, Sentenza n. 14951/20 del 14.07.20

OBBLIGO DEI NONNI DI CONTRIBUIRE AL MANTENIMENTO DEI NIPOTI

Cass. civ., Sesta Sez. civile, Sentenza n. 14951/20 del 14.07.20

È legittimo porre a carico dei nonni anche parte dell’assegno di mantenimento del nipote, qualora la madre e i suoi genitori non riescono da soli a coprire le spese necessarie per il suo mantenimento e ove il padre non abbia mai versato il contributo dovuto.

Sentenza Corte di Cassazione

MEDIAZIONE OBBLIGATORIA E OPPOSIZIONE A DECRETO INGIUNTIVO – Cass. civ., Sez. Unite, Sentenza n. 19596/20 del 18.09.20

MEDIAZIONE OBBLIGATORIA E OPPOSIZIONE A DECRETO INGIUNTIVO

Cass. civ., Sez. Unite, Sentenza n. 19596/20 del 18.09.20

La Corte di Cassazione a Sez. Unite ha stabilito che:

“nelle controversie soggette a mediazione obbligatoria ai sensi dell’art. 5, comma 1-bis, del d.lgs. n. 28 del 2010, i cui giudizi vengano introdotti con un decreto ingiuntivo, una volta instaurato il relativo giudizio di opposizione e decise le istanze di concessione o sospensione della provvisoria esecuzione del decreto, l’onere di promuovere la procedura di mediazione è a carico della parte opposta; ne consegue che, ove essa non si attivi, alla pronuncia di improcedibilità di cui al citato comma 1-bis conseguirà la revoca del decreto ingiuntivo”.

Sentenza Corte di Cassazione

RASSEGNA MENSILE DELLA GIURISPRUDENZA CIVILE DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

RASSEGNA MENSILE DELLA GIURISPRUDENZA CIVILE DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

INDICE:

SEZIONE UNITE 3
SEZIONE PRIMA E VI PRIMA 13
SEZIONE SECONDA E VI SECONDA 53
SEZIONE TERZA E VI TERZA 91
SEZIONE LAVORO E VI LAVORO 160
SEZIONE TRIBUTARIA E VI TRIBUTARIA 188
QUESTIONI PROCESSUALI E COMUNI ALLE SEZIONI 211
RASSEGNA TEMATICA IN TEMA DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE 269

Rassegna mensile della giurisprudenza civile della Corte Suprema di Cassazione – Provvedimenti pubblicati – giugno 2020

PROVA DEL PATTO SUCCESSORIO ISTITUTIVO ILLECITO – Cass. civ., II° Sez., Sentenza n. 18197/20 del 02.09.20

PROVA DEL PATTO SUCCESSORIO ISTITUTIVO ILLECITO

Cass. civ., II° Sez., Sentenza n. 18197/20 del 02.09.20

L’esistenza di un patto successorio illecito non deve risultare necessariamente dal testamento o da atto scritto, potendo al contrario essere dimostrato con qualunque mezzo, visto che si tratta di provare un accordo che la legge considera illecito.

Sentenza Corte di Cassazione

PRESUPPOSTI PER LA CESSAZIONE DEL MANTENIMENTO DEL FIGLIO MAGGIORENNE DA PARTE DEI GENITORI – Cass. civ. Ordinanza n. 17183/20 del 14.08.20

PRESUPPOSTI PER LA CESSAZIONE DEL MANTENIMENTO DEL FIGLIO MAGGIORENNE DA PARTE DEI GENITORI

Cass. civ. Sez. I Ordinanza n. 17183/20 del 14.08.20

Ultimato il prescelto percorso formativo (scuola secondaria, facoltà universitaria, corso di formazione professionale), il maggiorenne deve adoperarsi per rendersi autonomo economicamente. A tal fine, egli è tenuto ad impegnarsi razionalmente e attivamente per trovare un’occupazione, tenendo conto delle opportunità reali offerte dal mercato del lavoro, se del caso ridimensionando le proprie aspirazioni. Alla luce del principio di autoresponsabilità costui non può quindi ostinarsi e indugiare nell’attesa di reperire il lavoro reputato consono alle sue aspettative, non essendogli consentito di fare abusivo affidamento sul supposto obbligo dei suoi genitori di adattarsi a svolgere qualsiasi attività pur di sostentarlo ad oltranza nella realizzazione di desideri ed ambizioni personali.

Sentenza Corte di Cassazione

L’ECCEZIONE DI INAMMISSIBILITA’ DELLA PROVA TESTIMONIALE SUI CONTRATTI – Cass. civ. Sez. Unite Sentenza n. 16723/20 del 05.08.20

L’ECCEZIONE DI INAMMISSIBILITA’ DELLA PROVA TESTIMONIALE SUI CONTRATTI

Cass. civ. Sez. Unite Sentenza n. 16723/20 del 05.08.20

Le Sezioni unite civili della Corte di Cassazione, risolvendo un contrasto nella giurisprudenza di legittimità, hanno stabilito che l’inammissibilità della prova testimoniale di un contratto, che deve essere provato per iscritto ai sensi dell’art. 2725, comma 1, c.c., non può essere rilevata d’ufficio, ma deve essere eccepita dalla parte interessata prima dell’ammissione del mezzo istruttorio; qualora, nonostante l’eccezione di inammissibilità, la prova sia stata ugualmente assunta, è onere della parte interessata opporne la nullità secondo le modalità dell’art. 157, comma 2, c.p.c., rimanendo altrimenti la stessa ritualmente acquisita, senza che la nullità possa più essere fatta valere in sede di impugnazione.

Sentenza Corte di Cassazione

IL DANNO DA FAUNA SELVATICA E LA RESPONSABILITA’ DELLE REGIONI – Cass. civ. Sez. III Ordinanza n. 13848/20 del 08.07.20

IL DANNO DA FAUNA SELVATICA E LA RESPONSABILITA’ DELLE REGIONI

Cass. civ. Sez. III Ordinanza n. 13848/20 del 08.07.20

Il danno causato dalla fauna selvatica in circolazione è risarcibile ai sensi dell’art. 2052 c.c. e non ai sensi dell’art. 2043 c.c.. Poiché tale funzione si realizza mediante l’attribuzione alle Regioni di specifiche competenze normative e amministrative nonché di indirizzo, coordinamento e controllo sugli altri enti, titolari di più circoscritte funzioni amministrative nello stesso ambito, è in capo alle Regioni che va imputata la responsabilità ai sensi dell’art. 2052 c.c..

Ordinanza Corte di Cassazione

I PRESUPPOSTI PER IL MANTENIMENTO DEL FIGLIO MAGGIORENNE CHE STUDIA E LAVORA – Cass. civ. Sez. VI Ordinanza n. 11186/20 del 11.06.20

I PRESUPPOSTI PER IL MANTENIMENTO DEL FIGLIO MAGGIORENNE CHE STUDIA E LAVORA

Cass. civ. Sez. VI Ordinanza n. 11186/20 del 11.06.20

Ai fini del riconoscimento dell’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non indipendenti economicamente, ovvero del diritto all’assegnazione della casa coniugale, il giudice di merito è tenuto a valutare, con prudente apprezzamento, caso per caso e con criteri di rigore proporzionalmente crescenti in rapporto all’età dei beneficiari, le circostanze che giustificano il permanere del suddetto obbligo o l’assegnazione dell’immobile, fermo restando che tale obbligo non può essere protratto oltre ragionevoli limiti di tempo e di misura, poiché il diritto del figlio si giustifica nei limiti del perseguimento di un progetto educativo e di un percorso di formazione, nel rispetto delle sue capacità, inclinazioni e (purché compatibili con le condizioni economiche dei genitori) aspirazioni.

Ordinanza Corte di Cassazione