DIRITTO DI VISITA DEI NONNI AI NIPOTI: NESSUNA COSTRIZIONE DEI MINORI – Corte di Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza n. 2881/23 del 31.01.23

DIRITTO DI VISITA DEI NONNI AI NIPOTI: NESSUNA COSTRIZIONE DEI MINORI

Corte di Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza n. 2881/23 del 31.01.23

L’art. 317-bis cod. civ. non può che derivare da una relazione positiva, gratificante e soddisfacente del bambino con l’ascendente ed implica, di conseguenza, una spontaneità di relazione e non una coercizione.

Il mantenimento di rapporti significativi, perciò, non può essere assicurato tramite la costrizione del bambino, attraverso un’imposizione manu militari di una relazione sgradita e non voluta, cosicché nessuna frequentazione può essere disposta a dispetto della volontà manifestata da un minore che abbia compiuto i dodici anni o che comunque risulti capace di discernimento, ex art. 336-bis cod. civ.

Ordinanza Corte di Cassazione

RACCOLTA DELLE RELAZIONI DELLA CORTE DI CASSAZIONE CIVILE SULLA RIFORMA “CARTABIA” – Corte di Cassazione Civile Raccolta Relazioni illustrative del 24.01.23

RACCOLTA DELLE RELAZIONI DELLA CORTE DI CASSAZIONE CIVILE SULLA RIFORMA “CARTABIA”

Corte di Cassazione Civile Raccolta Relazioni illustrative del 24.01.23

Raccolta delle relazioni illustrative della Corte di Cassazione civile sulla nuova riforma del processo civile.

Relazioni sulle novità normative della riforma “CARTABIA” Diritto e Procedura Civile 2023

ADOZIONE DEL MINORE D’ETÀ E CESSAZIONE DEL RAPPORTO CON LA FAMIGLIA DI ORIGINE – QUESTIONE DI COSTITUZIONALITÀ – Corte di Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza n. 230/23 del 05.01.23

ADOZIONE DEL MINORE D’ETÀ E CESSAZIONE DEL RAPPORTO CON LA FAMIGLIA DI ORIGINE – QUESTIONE DI COSTITUZIONALITÀ

Corte di Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza n. 230/23 del 05.01.23

La Prima Sezione Civile ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dell’art. 27, comma 3, della l. n. 184 del 1983, in relazione agli artt. 2, 3, 30 Cost, all’art. 117 Cost. con riferimento all’art. 8 CEDU, agli artt. 3 e 21 Convenzione ONU di New York, ratificata con l. n. 176 del 1991, ed all’art. 24 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, nella parte in cui stabilisce che con l’adozione legittimante del minore, derivante dall’accertamento dello stato di abbandono e dalla dichiarazione di adottabilità, cessano definitivamente i rapporti dell’adottato con la famiglia di origine, estesa ai parenti entro il quarto grado, escludendo la valutazione in concreto del preminente interesse del minore a non reciderli, secondo modalità da stabilirsi in via giudiziale.

Ordinanza Corte di Cassazione

RELAZIONI DELLA CORTE DI CASSAZIONE SULLA NUOVA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE – Corte di Cassazione Civile, Relazioni illustrative n. 110 e 113 del 01.12.22 e 15.12.22

RELAZIONI DELLA CORTE DI CASSAZIONE SULLA NUOVA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE

Corte di Cassazione Civile, Relazioni illustrative n. 110 e 113 del 01.12.22 e 15.12.22

Relazioni illustrative della Corte di Cassazione sulla nuova riforma del processo civile (relazione n. 110) e dei procedimenti in materia di diritto di famiglia e dei minori (relazione n. 113).

MINORE NATO ALL’ESTERO MEDIANTE MATERNITA’ SURROGATA – Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 38162/22 del 30.12.22

MINORE NATO ALL’ESTERO MEDIANTE MATERNITA’ SURROGATA

Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 38162/22 del 30.12.22

La pratica della gestazione per altri, quali che siano le modalità della condotta e gli scopi perseguiti, offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane; ciò esclude l’automatica trascrivibilità del provvedimento giudiziario straniero, e “a fortiori” dell’originario atto di nascita, nel quale sia indicato quale genitore del bambino il genitore d’intenzione, oltre al padre biologico, anche se l’atto di nascita è stato formato in conformità della “lex loci”; nondimeno, anche il bambino nato ricorrendo alla gestazione per altri ha un diritto fondamentale al riconoscimento, anche giuridico, del legame sorto in forza del rapporto affettivo instaurato e vissuto con colui che ha condiviso il disegno genitoriale; l’ineludibile esigenza di assicurargli i medesimi diritti degli altri bambini è garantita attraverso l’adozione in casi particolari, ai sensi dell’art. 44, comma 1, lett. d), della l. n. 184 del 1983, in quanto, allo stato dell’evoluzione dell’ordinamento, l’adozione rappresenta lo strumento che consente di dare riconoscimento giuridico, con il conseguimento dello “status” di figlio, al legame di fatto con il “partner” del genitore genetico che ha condiviso il disegno procreativo e ha concorso nel prendersi cura del bambino sin dal momento della nascita.

Sentenza Corte di Cassazione

RICORSO IN CASSAZIONE: PROCURA – Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 36057/22 del 09.12.22

RICORSO IN CASSAZIONE: PROCURA

Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 36057/22 del 09.12.22

Il requisito della specialità della procura, richiesto dall’art. 365 c.p.c. come condizione per la proposizione del ricorso per cassazione (del controricorso e degli atti equiparati), è integrato dalla firma per autentica apposta dal difensore su foglio separato, ma materialmente congiunto all’atto, in tutto equiparata alla procura redatta a margine o in calce allo stesso. La procura deve considerarsi conferita per il giudizio di cassazione anche se non contiene un espresso riferimento al provvedimento da impugnare o al giudizio da promuovere, purché da essa non risulti, in modo assolutamente evidente, la non riferibilità al giudizio di cassazione, tenendo presente per i casi dubbi che, in ossequio al principio di conservazione enunciato dall’art. 1367 c.c. e dall’art. 159 c.p.c., la procura va interpretata attribuendo alla parte conferente la volontà che consenta all’atto di produrre i suoi effetti.

Sentenza Corte di Cassazione

ASCOLTO DEL MINORE: CASI DI ESCLUSIONE – Corte di Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza n. 32876/22 del 08.11.22

ASCOLTO DEL MINORE: CASI DI ESCLUSIONE

Corte di Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza n. 32876/22 del 08.11.22

L’ascolto del minore dodicenne, o anche di età inferiore se capace di discernimento, costituisce una modalità, tra le più rilevanti, di riconoscimento del suo diritto fondamentale ad essere informato e ad esprimere le proprie opinioni nei procedimenti che lo riguardano, nonché elemento di primaria importanza nella valutazione del suo interesse. Tale audizione può essere omessa solo nel caso in cui sia in contrasto con l’interesse del minore, o manifestamente superflua, ovvero sussistano particolari ragioni che la sconsiglino (che vanno specificate in modo puntuale), come quelle del minore a non essere esposto al presumibile danno derivante dal coinvolgimento emotivo nella controversia che opponga i genitori, o quando la narrazione dei fatti che lo vedono coinvolto generano estremo dolore e tristezza.

Ordinanza Corte di Cassazione

APPALTO OPERA PUBBLICA – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER INADEMPIMENTO: GIURISDIZIONE DEL GIUDICE ORDINARIO – Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Ordinanza n. 32148/22 del 30.10.22

APPALTO OPERA PUBBLICA – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER INADEMPIMENTO: GIURISDIZIONE DEL GIUDICE ORDINARIO

Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Ordinanza n. 32148/22 del 30.10.22

In tema d’appalto di opera pubblica, la controversia relativa alla risoluzione del contratto per inadempimento del subappaltatore, afferendo esclusivamente alla fase esecutiva del rapporto, appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario, sul presupposto che, intervenuta la stipulazione del contratto, la pubblica amministrazione non può più spendere alcun potere d’imperio, neppure in via di autotutela.

Ordinanza Corte di Cassazione

INCIDENTE STRADALE: TUTELE DEL TERZO TRASPORTATO – Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite n. 35318/22 del 30.11.22

INCIDENTE STRADALE: TUTELE DEL TERZO TRASPORTATO

Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite n. 35318/22 del 30.11.22

L’azione diretta prevista dall’art. 141 cod. ass. è aggiuntiva rispetto alle altre azioni previste dall’ordinamento e mira ad assicurare al danneggiato una tutela rafforzata, consentendogli di agire nei confronti dell’assicuratore del vettore e di ottenere il risarcimento del danno a prescindere dall’accertamento della responsabilità dei conducenti dei veicoli coinvolti, fatta salva la sola ipotesi di sinistro causato da caso fortuito. Tale tutela presuppone che nel sinistro siano rimasti coinvolti almeno due veicoli, pur non essendo necessario che si sia verificato uno scontro materiale fra gli stessi, e si realizza mediante l’anticipazione del risarcimento da parte dell’assicuratore del vettore e la possibilità di successiva rivalsa di quest’ultimo nei confronti dell’impresa assicuratrice del responsabile civile. Nel caso in cui nel sinistro sia stato coinvolto un unico veicolo, al trasportato danneggiato compete esclusivamente l’azione diretta prevista dall’art. 144 cod. ass., da esercitarsi nei confronti dell’impresa di assicurazione del responsabile civile.

Sentenza Corte di Cassazione

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VALUTAZIONE DELLA CONSULENZA TECNICA D’UFFICIO – Corte di Cassazione Civile, Sez. Lavoro, Ordinanza n. 31511/22 del 25.10.22

VALUTAZIONE DELLA CONSULENZA TECNICA D’UFFICIO

Corte di Cassazione Civile, Sez. Lavoro, Ordinanza n. 31511/22 del 25.10.22

Qualora nel corso del giudizio di merito vengano espletate più consulenze tecniche in tempi diversi con risultati difformi, la sentenza che abbia motivato uniformandosi ad una sola di esse può essere censurata per cassazione solo nei ristretti limiti dell’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., ossia qualora l’omessa considerazione dell’altra relazione peritale si sia tradotta nell’omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che abbia costituito oggetto di discussione tra le parti e abbia carattere decisivo, nel senso che, se esaminato, avrebbe determinato un esito diverso della controversia.

Ordinanza Corte di Cassazione