NOTIFICA A MEZZO PEC DI ATTI ESTRANEI ALL’ATTIVITA’ PROFESSIONALE – Corte di Cassazione, Sez. Prima civile, Ordinanza n. 1615/25 del 22.01.25

NOTIFICA A MEZZO PEC DI ATTI ESTRANEI ALL’ATTIVITA’ PROFESSIONALE

Corte di Cassazione, Sez. Prima civile, Ordinanza n. 1615/25 del 22.01.25

L’indirizzo risultante dal registro INI-PEC, attivato dal destinatario con riferimento ad una specifica attività professionale, può essere utilizzato anche per la notificazione di atti ad essa estranei, poiché nei confronti dei soggetti, obbligati per legge a munirsi di un indirizzo di posta elettronica certificata, la notifica si ha per perfezionata con la ricevuta di avvenuta consegna, non essendovi un domicilio digitale diverso per ogni singolo atto.

Ordinanza Corte di Cassazione

RISPETTO DEI PRECEDENTI GIURISPRUDENZIALI – Corte Costituzionale sentenza n. 203/24 del 17.12.2024

RISPETTO DEI PRECEDENTI GIURISPRUDENZIALI

Corte Costituzionale sentenza n. 203/24 del 17.12.2024

La Corte costituzionale – pronunciando sulla questione di legittimità costituzionale dell’art. 2 del d.lgs. n. 159 del 6/9/2011, ma affermando un principio trasversale a tutte le giurisdizioni superiori ha rilevato che: “il tendenziale rispetto dei propri precedenti – unitamente alla coerenza dell’interpretazione con il testo delle norme interpretate e alla persuasività delle motivazioni – è, per le giurisdizioni superiori, condizione essenziale dell’autorevolezza delle loro decisioni, assicurando che i criteri di giudizio utilizzati restino almeno relativamente stabili nel tempo, e non mutino costantemente in relazione alla variabile composizione della corte”.

Sentenza Corte Costituzionale

RC AUTO: GIUDICATO TRA DANNEGGIATO E DANNEGGIANTE – Corte di Cassazione, Sez. Terza civile, Ordinanza n. 33130/24 del 18.12.24

RC AUTO: GIUDICATO TRA DANNEGGIATO E DANNEGGIANTE

Corte di Cassazione, Sez. Terza civile, Ordinanza n. 33130/24 del 18.12.24

In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per la circolazione stradale, assicuratore e responsabile civile sono obbligati in solido verso il danneggiato per “solidarietà atipica“, non riconducibile ad una eadem causa obligandi, bensì rispettivamente all’obbligazione ex delicto per il responsabile ed all’obbligazione nascente dal rapporto assicurativo per la compagnia assicuratrice, sebbene con attribuzione ex lege al danneggiato dell’azione diretta verso l’assicuratore; ne consegue l’applicazione dell’art. 1306, comma 2, c.c., in forza del quale il giudicato intervenuto fra danneggiato e danneggiante non può essere fatto valere contro il terzo assicuratore, a meno che questi manifesti la volontà di avvalersene.

Ordinanza Corte di Cassazione

AFFIDO CONDIVISO ED ESCLUSIVO DEI FIGLI – Corte di Cassazione, Sez. Prima civile, Sentenza n. 26517/24 del 11.10.24

AFFIDO CONDIVISO ED ESCLUSIVO DEI FIGLI

Corte di Cassazione, Sez. Prima civile, Sentenza n. 26517/24 del 11.10.24

La scelta dell’affidamento ad uno solo dei genitori, da effettuarsi in base all’interesse prevalente morale e materiale della prole, deve essere sostenuta non solo dalla verifica della idoneità o inidoneità genitoriale di entrambi i genitori, ma anche, e, soprattutto, dalla considerazione delle ricadute che la decisione sull’affidamento avrà, nei tempi brevi e medio lunghi, sulla vita dei figli.

Sentenza Corte di Cassazione

DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE DI EREDITA’ CON BENEFICIO D’INVENTARIO PER IL MINORE – Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, Sentenza n. 31310/24 del 06.12.24

DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE DI EREDITA’ CON BENEFICIO D’INVENTARIO PER IL MINORE

Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, Sentenza n. 31310/24 del 06.12.24

La dichiarazione di accettazione di eredità con beneficio di inventario resa dal legale rappresentante del minore, anche se non seguita dalla redazione dell’inventario, fa acquisire al minore la qualità di erede, rendendo priva di efficacia la rinuncia all’eredità manifestata dallo stesso una volta raggiunta la maggiore età.

Sentenza Corte di Cassazione

DOMANDE CON CONDANNA DI UNO DEI CONVENUTI E RICORSO DEL SOCCOMBENTE NEI CONFRONTI DEL CONVENUTO ASSOLTO – Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, Sentenza n. 31136/24 del 04.12.24

DOMANDE CON CONDANNA DI UNO DEI CONVENUTI E RICORSO DEL SOCCOMBENTE NEI CONFRONTI DEL CONVENUTO ASSOLTO

Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, Sentenza n. 31136/24 del 04.12.24

Nel caso di domande avvinte da un nesso di cumulo alternativo soggettivo sostanziale per incompatibilità, proposte dall’attore nei confronti di due diversi convenuti, la sentenza di primo grado che condanna colui che sia individuato come effettivo obbligato contiene una statuizione di fondatezza della rispettiva pretesa e una statuizione di rigetto nel merito della pretesa alternativa incompatibile. Il nesso di dipendenza implicato dal cumulo alternativo comporta in sede di impugnazione l’applicazione dell’art. 331 c.p.c. e la riforma del capo della sentenza inerente alla titolarità passiva del rapporto dedotto in lite, conseguente all’accoglimento dell’appello formulato dal convenuto alternativo rimasto soccombente in primo grado, ha effetto anche sul capo dipendente recante l’enunciazione espressa, o anche indiretta, ma comunque chiara ed inequivoca, di infondatezza della pretesa azionata dall’attore verso l’altro convenuto. Affinché il giudice d’appello, adito in via principale sul punto dal convenuto soccombente, possa altresì accogliere la pretesa azionata verso il litisconsorte alternativo assolto in primo grado e perciò condannare quest’ultimo, l’attore non può limitarsi a riproporre ex art. 346 c.p.c. la rispettiva domanda, esaminata e respinta nella sentenza impugnata, ma deve avanzare appello incidentale condizionato.

Sentenza Corte di Cassazione

SOCIETÀ CANCELLATA DAL REGISTRO DELLE IMPRESE SUCCESSIVAMENTE AL RILASCIO DELLA PROCURA MA PRIMA DELLA NOTIFICA DEL RICORSO – Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, Sentenza n. 29812/24 del 19.11.24

SOCIETÀ CANCELLATA DAL REGISTRO DELLE IMPRESE SUCCESSIVAMENTE AL RILASCIO DELLA PROCURA MA PRIMA DELLA NOTIFICA DEL RICORSO

Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, Sentenza n. 29812/24 del 19.11.24

In tema di ricorso per cassazione, la perdita della capacità processuale della parte ricorrente, tanto che si tratti di persona fisica quanto che si tratti di persona giuridica, avvenuta dopo il conferimento della procura speciale al difensore per il giudizio di cassazione ma prima della notifica del ricorso alla controparte, non ne determina l’inammissibilità, alla luce del principio di ultrattività del mandato.

Sentenza Corte di Cassazione

PROCEDIMENTO DI CORREZIONE ERRORE MATERIALE: LIQUIDAZIONE SPESE – Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, Sentenza n. 29432/24 del 14.11.24

PROCEDIMENTO DI CORREZIONE ERRORE MATERIALE: LIQUIDAZIONE SPESE

Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, Sentenza n. 29432/24 del 14.11.24

Nel procedimento di correzione degli errori materiali, ex artt. 287-288 e 391-bis cod. proc. civ., in quanto di natura sostanzialmente amministrativa e non diretto a incidere, in situazione di contrasto tra le parti, sull’assetto di interessi già regolato dal provvedimento corrigendo, non può procedersi alla liquidazione delle spese, non essendo configurabile in alcun caso una situazione di soccombenza, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 91 cod. proc. civ., neppure nella ipotesi in cui la parte non richiedente, partecipando al contraddittorio, opponga resistenza all’istanza.

Sentenza Corte di Cassazione

CONVALIDA DI SFRATTO PER MOROSITÀ – CONTRATTO DI AFFITTO DI AZIENDA – Corte di Cassazione, Sez. Terza civile, Sentenza n. 29253/24 del 13.11.24

CONVALIDA DI SFRATTO PER MOROSITÀ – CONTRATTO DI AFFITTO DI AZIENDA

Corte di Cassazione, Sez. Terza civile, Sentenza n. 29253/24 del 13.11.24

A seguito delle modifiche introdotte nell’art. 657 c.p.c. dal d.lgs. n. 149 del 2022, il procedimento speciale di intimazione di sfratto per morosità di cui all’art. 658 c.p.c. è applicabile anche al contratto di affitto di azienda (o di ramo di azienda) che comprenda uno o più beni immobili.

Sentenza Corte di Cassazione

DECRETO LEGISLATIVO N. 164 DEL 31.10.24 (COSIDDETTO CORRETTIVO CARTABIA) IN MATERIA DI PERSONE MINORENNI E FAMIGLIA

DECRETO LEGISLATIVO N. 164 DEL 31.10.24 (COSIDDETTO CORRETTIVO CARTABIA) IN MATERIA DI PERSONE MINORENNI E FAMIGLIA

Entrerà in vigore il 26 novembre 2024 il decreto legislativo 31 ottobre 2024, n. 164, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 dell’11 novembre 2024.

Il “decreto correttivo” apporta numerose modifiche al Codice civile, di procedura civile, alle relative disposizioni di attuazione, al Codice penale e ad alcune leggi speciali, a parziale modifica delle novità introdotte con la Riforma Cartabia, che incidono in particolar modo anche sul procedimento in materia di persone, minorenni e famiglia.

Decreto Legislativo